Una breve scheda del Berganotto - Citrus Bergamia Risso
Sull’origine di questo agrume ci sono interpretazioni diverse tuttavia colore e forma fanno ritenere che trattasi di mutazione genetica derivata da altri agrumi come aranci e limoni. Anche la catalogazione botanica risente di queste incertezze: alcuni lo classificano come specie a sé stante mentre altri lo indicano come sottospecie dell'arancio amaro.
Come sempre, dove c’è incertezza fioriscono le leggende: Cristoforo Colombo lo avrebbe portato dalle isole Canarie, altre fonti lo fanno arrivare dalla Cina, dalla Grecia o dalla Spagna e precisamente dalla città di Berga, dove i signori Valentino di Reggio Calabria avrebbero acquistato per diciotto scudi un ramo che poi innestarono su un arancio amaro dei loro possedimenti. Dopo tutto potrebbe anche trattarsi di una pianta autoctona della Calabria; infatti già nel XIV secolo si accennava ad un agrume esclusivo del sud della Calabria, Limon pusillus calaber. L'etimologia più attendibile è Berg-armudi, "pero del Signore" in turco, per la somiglianza che il bergamotto ha con la pera bergamotta.
L'albero del bergamotto è una pianta sempreverde, alta circa 3 metri, dalle foglie lucide e carnose come quelle dell'arancio e che va in fioritura (fiori bianchi, molto profumati) tra Marzo e Novembre. Il frutto è un agrume dal peso medio di 150 grammi, con la buccia liscia di colore giallo intenso; la preziosa essenza si ricava dalla buccia.
Le piante si creano con innesto di tre rami di bergamotto su un arancio amaro di un anno; inizia a produrre dopo tre anni e, al massimo della sua produttività, può arrivare a produrre un quintale di frutti; sopporta bene il caldo ma non gli eccessivi sbalzi di temperatura verso il basso, nè l'eccessiva o scarsa piovosità.
Il bergamotto ha nella provincia di Reggio uno dei suoi migliori habitat. In nessun'altra parte del mondo vi è un luogo in cui quest'agrume fruttifica con la stessa resa e qualità di essenza. È coltivato anche in Costa d'Avorio, Argentina, Brasile ma la qualità dell'essenza ottenuta non è comparabile con quella dei bergamotti coltivati in Calabria.
Del bergamotto viene utilizzato il frutto, l'olio essenziale, il succo e la polpa; il frutto ha un utilizzo molto limitato: spremuta, insalata o la buccia nel tè; il suo utilizzo riguarda soprattutto gli olii essenziali derivati dalla buccia, dai fiori, dalle foglie e dai rametti teneri.
L'olio essenziale di Bergamotto è esportato in tutto il mondo grazie soprattutto all'acqua di colonia ed alle acque di toilette di cui è componente essenziale; ha la funzione non solo di fissare il bouquet aromatico dei profumi, ma anche di armonizzare le altre essenze contenute, esaltando le note di freschezza e fragranza. Oggi l'essenza si estrae meccanicamente con le cosiddette macchine "pelatrici", che "raspano" l'esterno del frutto in una corrente d'acqua ; si ottiene un'emulsione che convogliata in centrifughe,separano l'essenza dall'acqua sfruttando la differenza di peso specifico . Il bergamotto viene anche utilizzato nell'industria farmaceutica per il suo potere antisettico e antibatterico e nell'industria alimentare e dolciaria come aromatizzante di liquori, the, caramelle, canditi.